FLOP ELEZIONIREGIONALI
ELEZIONI REGIONALI
LE CAUSE
DEL FLOP
Sono numerose le cause
del flop al voto
in Regione Lombardia e
Regione Lazio.
Il palazzo lontano dai
cittadini è questa la
lettura politica da attribuire
a queste elezioni
regionali.
Davvero uno scandalo,
è inutile ipotizzare
la presenza solo dei tesserati
che si sono recati al voto.
CONTINUANon si può pensare
più ad essere presenti
nel Palazzo stando
lontano dagli elettori,
perchè diventerà anche
complesso governare.
I mali provengono
dal passato. Nel tempo
non ci si è accorti
dell'incremento dell'assenza
alle urne dei cittadini.
Nel passato i partiti non
si sono evoluti e sono
stati superati.
Già nel passato era necessario:
1) ristrutturare i partiti
2) rifare la legge elettorale
3) eliminare il voto disgiunto.
Quest'ultimo ha davvero danneggiato
il rapporto tra istituzioni e cittadini,
in quanto il voto disgiunto ha permesso
l'ingresso di consiglieri che non
appartenevano alla lista di riferimento.
Da un punto di vista civico,
se il cittadino vota al centro destra
non può votare il consigliere di sinistra.
Questo non è mai stato chiaro e
ha creato solo confusione, con
le liste civette che hanno determinato
solo disordine.
Ma il punto in questione non è solo questo.
I partiti e alcuni leader pensavano di
essere dei fenomeni, ma per affrontare
fenomeni internazionali come
il mercato parallelo del web (che nessuno
conosce, ndr) , la globalizzazione,
fenomeni dell'immigrazione che hanno
influenzato anche le comunità locali,
la nuova tecnologia che ha condizionato
soprattutto i giovani, i traffici di esseri
umani e di sostanze materiali, il leader è diventato
leaderino. Il voto delle regionali di Lazio
e Lombardia ne è la conferma.
La selezione della classe dirigente
non c'è stata a perfezione anche
per la indisponibilità di determinate
figure sociali, le quali non si sono
lanciate in politica perchè il clima
è poco fiducioso. Si ricorda che il bacino
elettorale di Lombardia e Lazio
è molto ampio, pertanto non si può
ammettere di non aver perso
una grande battaglia a causa
di una grande presunzione.
Raffaele Greco